09 Mar Lettera aperta del Preside agli studenti
Quello che stiamo vivendo è un periodo senza precedenti nella storia repubblicana. È necessario che tutti lo affrontino con serietà e responsabilità. Non servono né il panico né le polemiche, ma è fondamentale seguire e rispettare le indicazioni e le regole che vengono indicate. Ancora una volta siamo chiamati a unirci per combattere una guerra la cui vittoria sarà determinata dal blocco della diffusione del Coronavirus. Possiamo e dobbiamo farcela, ne sono convinto. E il divieto di frequentare le scuole é una misura drastica ma necessaria. Faccio appello a tutti i miei ragazzi affinché in questo momento, come non mai, dimostrino di essere meglio di quello che molti sostengono. Seguite seriamente le lezioni, approfittatene per recuperare, dedicate parte dei pomeriggi al lavoro di rielaborazione. Se il nostro impegno nel continuare ad offrire il servizio ha come fondamentale obiettivo trasmettere un’idea di normalità, così la vostra vita deve procedere sullo stesso binario. So che può sembrare strano, ma parlando con voi in questi giorni, durante le mie incursioni nelle aule virtuali, ho percepito chiaramente il vostro desiderio di tornare a scuola. È fantastico come una generazione accusata di aver perso la capacità di avere relazioni sociali tradizionali, di passare il tempo con il cellulare in mano immersi e persi in relazioni virtuali, proprio quando sembra realizzarsi completamente quel modello di vita che dicono appartenervi, lamenti proprio la mancanza del “contatto reale” con gli altri, siano i professori o i compagni di classe. Mancate anche a noi. In questo difficile momento la cosa che mi manca di più é avervi a scuola, salutarvi il mattino all’ingresso, incontrarvi all’intervallo, accogliervi nel mio ufficio per una chiacchierata o una sgridata per qualche sciocchezza combinata in classe. Ma passerà anche questa, e presto ci riincontreremo, e tutto tornerà come prima, e magari questo strano periodo ci mancherà. Un saluto particolare ai ragazzi delle quinte. Immagino che qualche volta siate presi dall’ansia all’idea dell’esame che vi aspetta a giugno e che questa situazione determini forse qualche preoccupazione in più. Per voi la necessità di essere ostinatamente responsabili é ancora maggiore. Mancando in questo periodo la verifica di come procede la vostra preparazione (ho sempre sostenuto che i voti altro non sono che un indicatore che serve a voi) é fondamentale che come non mai diventiate i veri protagonisti del vostro lavoro. Ora come non mai é necessario fare esercizi, ripetere a voce alta, fare mappe e schemi. I docenti sono a vostra disposizione per sentirvi e rispondere alle vostre domande anche in momenti fuori dalle lezioni. Non sappiamo le decisioni che verranno prese in relazione a questo periodo sull’esame di stato. Ma non ha importanza. Dobbiamo continuare a lavorare per arrivare all’appuntamento che ci aspetta al meglio.
Infine un saluto e un enorme ringraziamento ai docenti, che da subito hanno accolto con entusiasmo e disponibilità la necessità di adattarsi ad un approccio didattico così rivoluzionario, solo nell’interesse dei loro studenti, e con l’obiettivo prima di tutto di non lasciarli soli. Se il merito affinché questa cosa sia potuta partire da subito é dei professori Angelo Dalessandri, Giovanni Galbiati, e Andrea Maricelli che coordinati da Giulio Massa hanno lavorato incessantemente durante la settimana delle vacanze di carnevale, il suo successo é dovuto ai docenti che non hanno avuto nessun dubbio nell’aderire compatti a questo progetto. Grazie, grazie a tutti, anche ai genitori che con le loro parole di apprezzamento ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Vi stringo tutti in un abbraccio (virtuale) e vi aspetto il prima possibile a scuola. Come ha detto Giuseppe Donadei, é la pazienza la nostra forza. Non la pazienza di aspettare, ma quella di ricominciare ogni volta.
Stefano Massa